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Le Soprano, un gruppo di ragazze fuori dalle righe, studentesse della scuola cattolica di Nostra Signora del Mutuo Soccorso, si stanno preparando a partire per Edimburgo, dove le attende una gara canora per la quale si sono preparate per l’intero anno. In quell’appuntamento le suore rivestono tutte le loro speranze e contano sulla vittoria del gruppo corale. Ma non è lo stesso obiettivo delle ragazze, decise invece ad una scarsa performance per una rapida uscita dal concorso e un tempestivo ritorno a casa. La loro mente è infatti proiettata verso un misterioso sottomarino ancorato da qualche giorno nella baia del porto del loro paese, carico di giovani e aitanti marinai. Sognano già una strepitosa serata al Mantrap, la discoteca più nota e meglio frequentata del luogo e una serie di lenti da togliere il respiro. Ma prima di allora devono godersi ancora una eccitante giornata in città, dove ogni inibizione (di costume, pensiero e sesso) ed ogni barriera vengono abbattute…
Un piccolo paesino della Scozia e uno spaccato del mondo adolescenziale visto attraverso gli occhi di un gruppo di ragazzacce ribelli, sono questi gli ingredienti del romanzo di Alan Warner. Delle giovani, l’autore ha registrato i tic, le passioni, le mode preferite, le abitudini sessuali, le paure, le attese, il desiderio di possedere in città un Mac Donald’s quasi rappresentasse un avanzamento culturale e sociale, lo stile di vita anticonformista. Le inibizioni, le trasgressioni, le sregolatezze – volutamente vissute e cercate – sono un anticorpo e una difesa della vita, sono specchio della ricerca di valori non facili da reperire nella ristrettezza di un piccolo mondo gretto come il loro, filisteo e comunista. L’unica risposta possibile sembra quindi quella di lasciarsi andare, di diventare pietra dello scandalo, di credere nelle apparenze e cedere alle emozioni, qualsiasi esse siano, fosse anche solo questione di un attimo. Una fuga sostanziale, la loro, al grigiore della vita, ma ancora una volta ciò che incontreranno è deludente: lo squallore di uomini che si definiscono perbene, la solitudine che si nasconde dietro le esistenze, paure e sogni che consumano l’esistenza e l’interiorità. In questo quadro grottesco (nel quale si ride ma a denti stretti), nonostante tutto ne escono vittoriose le donne, le quali nelle disavventure e avversità scoprono una nuova solidarietà tutta femminile che riesce perfino a fare a meno degli uomini.